Il Castello di Miramare si trova sulla punta del promontorio di Grignano. La sua posizione a picco sul mare offre la possibilità di godere di uno splendido panorama sul Golfo di Trieste. Il Castello è circondato da un bellissimo parco con pregiate specie botaniche dove è possibile concedersi un po’ di relax. Dimora nobiliare voluta dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, offre al suo interno sontuosi arredi originali. Classica immagine di reportage fatta durante una due giorni nella bella Trieste. In quella occasione poco distante dal castello a circa un centinaio di metri o poco più, ho scattato un tramonto sul mare adriatico “Sunset in the Adriatic” visibile sulla mia galleria paesaggi.
Viaggi e reportage
Tredozio Lago di Ponte (Sentiero N°8)
Il sentiero natura è situato nell’alta Valle del Tramazzo, una delle più solitarie e selvagge del parco, ne fa parte il suggestivo Lago di Ponte creato artificialmente nel 1962 ed oggi completamente itegrato nel paesaggio. La selvaticità di questa valle è come si usa dire di “ritorno” e cioè, l’uomo ha abitato e sfruttato questi territori fino a qualche decennio per poi abbandonarli. Non si trovano le foreste secolari dell’alto Bidente o del Casentino ma una miriade di spazi naturali da scoprire durante le tante escursioni che si possono effettuare in questa valle.
Lunghezza complessiva percorso: circa 3500 Mt.
Dislivello: 200 Mt.
Tempo di percorrenza comprese le soste: 120 minuti
Periodo Consigliato: da Marzo a Novembre
Il Piangrande situato nei Monti Sibillini si rivela un luogo veramente molto speciale anche in questo periodo dell’anno, e non solo durante la fioritura verso fine giugno inizio luglio quando questo altipiano si tinge di innumerevoli colori e sfumature come se fosse la tavolozza di un pittore. Di recente ho trascorso in questi luoghi una giornata, dall’alba fino a sera inoltrata. La luce è l’elemento principale nella fotografia, e purtroppo, non ho trovato l’atmosfera migliore. Nella fotografia di paesaggio, spesso occorre tornare sul posto diverse volte per trovare il momento particolare e la luce giusta che da all’immagine quella marcia in più, purtroppo il tempo a mia disposizione era di un giorno e mezzo. Comunque mi sono divertito molto nel riprendere gli scorci di questi splendidi luoghi, un’esperienza che consiglio perchè arricchisce il bagaglio del fotografo. Inoltre, non da meno, qui si possono gustare prodotti locali unici. A Castelluccio ho trovato una Norcineria che voffre i prodotti tipici del posto da degustare in tutta tranquillità, una vera libidine gastronomica.
Dati di scatto: Focale 10mm – Filtro digradante neutro – f/16 – 4 sec – Iso 200 – Fotocamera su cavalletto, sollevamento dello specchio prima dell’esposizione.
Chi non conosce la bella zona delle crete senesi e della Val d’Orcia, un paesaggio unico ed inconfondibile, una delle zone più belle d’Italia, con molti borghi medioevali e poi n,on da meno, una cucina fantastica, ricca di piatti tipici e di prodotti gastronomici buonissimi. Si mangia veramente bene in quelle zone. Quando ho la possibilità e visto che sono ad un paio d’ore dalla mia città, cerco di trascorrervi un fine settimana. Nel mese di marzo di quest’anno sono stato a Siena ed uno dei soggetti più famosi della città che amo fotografare è la Torre del Mangia. Ho fotografato la torre la prima volta nel 2006, lo scatto non era tanto male ma in quest’ultima occasione sono riuscito a realizzare la foto che più mi piace. La composizione non è una delle più originali ma credo sia quella che dà il giusto valore a questo splendido monumento. Questa volta avevo con me l’obbiettivo 10-20 il quale mi ha permesso di dare all’immagine una profondità di campo eccezionale. Dopo diversi tentativi sono riuscito a trovare la luce giusta nel tardo pomeriggio. Esporre bene il cielo e le pareti in ombra non è stato semplice, occorrono un paio di scatti con esposizioni differenziate. Non è un HDR ma un semplice mascheramento di due immagini. Naturalmente ho scattato in raw per avere più margine di correzione durante il post. La foto è esposta e commentata anche nella galleria di Fotocommunity.
E’ questo il periodo dell’anno in cui le Foreste Casentinesi si tingono dei bellissimi colori autunnali. Per gli amanti delle foto naturalistiche voglio consigliare un itinerario molto bello ed accessibile a tutti: il sentiero natura dell’Acquacheta. Il sentiero parte da San Benedetto in Alpe (FC) e seguendo il corso del torrente raggiunge la cascata dell’Acquacheta. Proseguendo e attraversato il torrente a poca distanza si arriva alla Piana dei Romiti. La valle dell’Acquacheta è dominata dal bosco ma lungo il percorso si può trovare una delle poche radure, occupate ora dagli arbusti, derivate da pascoli. Elemento fondamentale dell’escursione è il torrente , popolato da molti pesci, adattati a vivere in ambienti con elevata turbolenza e dinamismo; tra questi troviamo la Trota di torrente o Trota Salmonata . Il percorso, molto bello, è quasi sempre nel sottobosco e termina una volta raggiunti la cascata. Lo spettacolo che ci troviamo di fronte è veramente fantastico, specialmente in alcuni mesi dell’anno. Per l’escursione vestitevi a strati non troppo pesanti visto il periodo. Un consiglio, non caricatevi troppo ma non deve mancare nella vostra attrezzatura il trepiedi un polarizzatore e qualche filtro ND.
Uno splendido e suggestivo percorso di circa 40 Km lungo la provinciale SP53 chiamata anche Litoranea che costeggia la splendida ed irregolare costa, ricca di grotte (accessibili solo dal mare), calette e baie.
Lasciamo Mattinata in direzione Vieste e dopo pochi km incontriamo un piccolo porticciolo (Porto di Mattinata) dove è possibile anche noleggiare imbarcazioni e gommoni per escursioni lungo la costa. Proseguiamo salendo e scendendo lungo la statale, ora verso il mare con splendide viste sulla costa e ora rientrando verso l’interno dove possiamo ammirare distese di ulivi ed alberi da frutta .
Dopo qualche km si arriva a “Masseria Mattinatella” e osservando il mare in prossimità della costa rocciosa possiamo vedere diversi grandi anelli o atolli: si tratta di gabbie per l’allevamento delle spigole. Proseguiamo e ad ogni curva verso il mare allunghiamo il collo per ammirare lo spettacolo che troviamo. Vorrei fermarmi spesso per scattare immagini ma non sempre questo è possibile perché purtroppo non vi è disponibile una piazzola di parcheggio. Dopo circa 15 km da Mattinata si arriva alla splendida “Baia delle Zagare”, già descritta nell’articolo sotto.
Passata quest’ultima località comincia, forse, il tratto di strada più tortuoso. Lasciamo momentaneamente la costa, la strada prosegue leggermente all’interno per arrivare, dopo qualche tornate, in località “Pugno Chiuso”, anche questa famosa per la splendida spiaggia immersa in una cornice naturale.
Proseguendo si arriva ad un tornante e poi ad un tratto di strada che punta diritto verso il mare per poi rientrare come consuetudine, ma sulla curva troviamo uno spiazzo con una grande ed antica torre di avvistamento. Rallento ed arrivato a metà della curva vedo di fronte a me la bellissima “Baia di San Felice” che ha al suo interno il celebre “Architiello”, forse il più importante monumento naturale dell’intera costa Garganica. Vorrei fermarmi ma oltrepassata la curva non trovo più una zona per parcheggiare, che rabbia!
Si arriva in località “Vieste” ed incontriamo i primi due gradi ed attrezzati lidi sabbiosi: la “Spiaggia di Porto Nuovo” e a seguire la “Spiaggia del Castello”, separate dal piccolo promontorio della “Torre del Ponte”. Oltrepassati questi due lidi si entra a Vieste ma prima di salire verso la cittadina, arroccata su di un costone roccioso, sulla nostra destra vediamo il famoso “Pizzomunno”, un monolito roccioso proprio in prossimità della fine della spiaggia sabbiosa.
Entriamo nel paese, dall’aspetto tipico di queste zone, con il lungomare e i viali, costellati di palme, che si affacciano sul mare.
Dopo diversi giri per parcheggiare, finalmente troviamo posto vicino al porto.
Proseguiamo a piedi fino ad inoltrarci nei vicoli pedonali del caratteristico centro storico. Ai lati di essi si trovano diversi ed innumerevoli negozietti di bigiotteria tipici della zona, artigianato e prodotti enogastronomici del territorio, con le vetrinette espositive (tipo bacheche) illuminate e fissate all’esterno del negozio, lungo i caratteristici muri bianchi. I vicoli si intrecciano e diramano salendo e scendendo leggermente, aprendosi, spesso, su piccole piazzette, alcune delle quali con la vista sul mare dove è possibile osservare, con stupore, la costa e lo strato roccioso ricco di cavità e grotte sopra il quale è adagiato il paese. E’ ormai sera, innumerevoli sono i locali tipici dove cenare, con i tavolini lungo i vicoli o vicino i muretti delle piazzette. E’ molto caldo ma la brezza che viene dal mare dà sollievo. Il sole è ormai tramontato e la cittadina si illumina di colori e si arricchisce di profumi, veramente una meraviglia o come diceva una signora di Mattinata che ci aveva consigliato la visita: “Vieste è una piccola perla”.
La plendida e suggestiva Baia delle Zagare o Baia dei Mergoli e Faraglioni si trova fra Vieste e Mattinata, a circa 15 Km da quest’ultima.
Per arrivare alla baia, il cui accesso da terra è proprietà esclusiva dei due alberghi a 5 stelle immersi nella pineta sovrastante la baia, occorre munirsi di permesso reperibile presso il comune di Mattinata. I pass sono giornalieri ed a numero limitato di 30 persone al giorno. Questi consentono il solo accesso alla spiaggia libera, priva di sevizi, adiacente al tratto riservato ai clienti dei due lussuosi alberghi. Merita senza alcun dubbio trascorrere una giornata in questo meraviglioso posto.